Dati e sondaggi

Alcune risposte
estrapolate dai sondaggi

RISPOSTE ITALIANO
A 13 anni ho avuto il primo approccio con il porno, mi sembrava una cosa che facesse male per la donna. 
Avevo 12 anni, si trattava di immagini o brevi video che ci si scambiava via bluetooth o infrarossi sui vecchi Nokia. Era più per gioco e curiosità, non avevo minimamente idea a cosa potesse effettivamente servire quel materiale.

Guardare porno mi ha permesso di sentirmi più legittimato a sperimentare esperienze e pratiche per cui mi sentivo un po’ pesce fuor d’acqua, o addirittura giudicato quando ne parlavo con amici. Con le partner spesso ho proposto cose diverse dall’ordinario e a volte, si riescono a trovare ottimi spunti e punti di incontro. Altre volte molto meno, altre volte tabù, altre volte diktat e si lascia semplicemente perdere. L’importante è che ci sia consenso e rispetto vicendevole.

Quando avevo 16-17 anni e avevo avuto rapporti solo con la mia prima ragazza non ero certo delle dimensioni del mio pene. Timore che è scemato presto quando ho capito che stava andando tutto bene e, soprattutto, da quando mi sono aperto al confronto con altre ragazze, con amici e amiche: “Zio, vai tra, madonna” “Hai un bellissimo cazzo”.

Il porno mi ha sicuramente palesato l’esistenza dei ruoli (nel porno spesso estremizzata e maschio-dominante) ed ora sono più consapevole di ciò che faccio e di come appaio da un punto di vista esterno. Mi sono quindi reso conto che normalmente mi piace condurre il rapporto, o quantomeno avere un atteggiamento propositivo e non esclusivamente passivo. Il porno mi ha spinto, specie durante i primi inesperti rapporti, ad assumere atteggiamenti che
oggi definirei ‘da stronzo’, magari nel tentativo di emulare: insistere molto su qualcosa, provare a fare quella cosa senza un aperto consenso, etc. Questo andava ben al di là del rapporto dominante.

Il porno mi ha aiutato a capire come interagire di più con il mio compagno.

Penso che la pornografia abbia influenzato la figura di donna sottomessa solo a letto, mai nella vita reale.

La primissima volta che vidi materiale pornografico avevo 4/5 anni, l’unica cosa che sapevo scrivere al computer era Rocco. Il vero approccio però è stato verso i 11/12 anni e via di segotti.

Ho imparato diverse cose dalla pornografia, mi ha fatto volere di più ed essere più violento a letto.

Ho avuto il primo approccio con il porno a 11 anni credo, mi sono spaventata perché non sapevo che il pene potesse essere così grande. Con gli anni ho cambiato idea.

Dal porno si può prendere molta ispirazione, alcune cose se non si vedono non si conoscono… il porno insegna molto. Come il libro del kamasutra.

Metto sempre in pratica ciò che vedo nei porno. Quando faccio sesso mi immedesimo nelle scene che mi sono piaciute e le provo con il mio partner. I rapporti migliorano, la donna che non mantiene il sesso statico piace.

Come ogni ragazza, credo, spesso non mi sento abbastanza bella o sexy, rapportata alle attrici porno.

La prima volta che vidi un porno avevo 14/15 anni, all’inizio non capivo perché la gente si eccitasse, a me facevano ridere.

Si la pornografia ha influenzato la mia visione del sesso, ad esempio avevo una visione distorta dell’orgasmo femminile che nella realtà non avviene sempre con la penetrazione. Visionare materiale pornografico mi ha portato ad avere rapporti più soddisfacenti e a capire che tipo era il mio partner sessuale.

Non ho mai fatto sesso orale a un ragazzo, perché è sempre una cosa abbastanza idealizzata e ho paura di non essere all’altezza, anche se vorrei.
A causa del porno all’inizio mi son sentita sbagliata, molte cose non le conoscevo e il non averle mai fatte mi ha fatto sentire, sinceramente, inferiore. Ma poi con la curiosità mi ha aiutato ad aprirmi e a capire anche cosa mi potesse piacere o no. Il ragazzo spesso vuole e ricerca la ragazza come nei porno. Ma non tutte siamo così crude.

Ho visto il primo porno a 9 anni, ed è stato uno shock. Mi sembrava qualcosa di strano e sbagliato, ma al tempo stesso scatenava in me sensazioni contrastanti.
Essermi approcciata prima al porno e dopo alla sessualità intesa come bisogno naturale ha reso più complicata e meno spontanea la mia esperienza con la sessualità, in particolare nei primi periodi. L’attenzione era più puntata su un’idea di rapporto come quello riprodotto nei video e sul piacere del partner (uomo) e molto meno sul mio piacere.

È inevitabile il paragonarsi a modelli estetici promossi dalla cultura pornografica e cultura in generale. E un altro aspetto riguarda la capacità o meno della raggiunta dell’orgasmo. La pornografia da l’immaginario classico di un rapporto dove l’uomo è predominante sulla donna e la donna è oggetto del piacere, mettendo in secondo piano il piacere di quest’ultima. Spingendomi anche a fingere godimento per paura di deludere l’altro

Ho imparato tanto dal porno, ma contemporaneamente penso mi abbia dato delle aspettative che quando non venivano soddisfatte mi facevano stare male. Solo quando ho incontrato una persona passionale come me ho capito che le mie aspettative, realisticamente ridimensionate, erano giuste e che quindi le precedenti esperienze erano semplicemente scadente. Più che influenzare la mia visione del sesso credo che proprio l’abbia condizionata, almeno in
certi momenti della mia vita. Quando si é molto giovani e non si hanno mai avuto rapporti o si é alle prime armi già ci si sente insicuri, ma se si aggiungono anche le aspettative del partner derivanti dai porno diventa una situazione per certi aspetti difficile da gestire. Parlando da ragazza, a volte si pensa di dover fare le stesse cose che le porno attrici fanno per lavoro e che ai nostri partner potrebbero piacciono tanto: ad esempio inarcare di più la schiena quando si é
a 90 o aprire di più le gambe quando si sta sopra fino a dover far quasi una spaccata, a volte ci concentriamo più a voler far vedere che siamo abbastanza flessibili per non deludere le aspettative del partner che a goderci semplicemente il sesso come sarebbe giusto. Credo che grazie alle diverse categorie che offre il porno, anche una ragazza meno sicura di se stessa possa prendere consapevolezza del proprio corpo, così com’è, sentirsi bella e desiderabile anche nel rapporto sessuale con il partner.

Ho guardato il mio primo porno a 14/15 anni. Ero molto incuriosita, ma allo stesso tempo provavo anche un senso di vergogna, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato e di sporco. Appunto perché la pornografia è sceneggiata ed architettata, deve sembrare perfetta, quindi hanno avuto delle selezioni, sia donne che uomini, ed anche loro hanno i loro tempi. Spero che nessuno creda davvero al fatto che la durata di un rapporto sessuale in un porno sia di ore ed
ore senza stop.

Il porno ha influenzato la mia visione del sesso in modo sessista – assecondando il piacere dell’uomo, seguendo il tipico modello di dominazione (uomo domina donna) senza alcun focus sul vero piacere, secondo me è una cosa molto positiva visualizzare porno con il proprio partner, hai la possibilità di capire anche cosa gli piace e di dire cosa ti piace o cosa ti piacerebbe provare.

Prima di avere esperienze in prima persona ho sempre pensato che il sesso fosse una cosa facile: due (consenzienti) si mettono lì e lo fanno, ma ci vuole poco a capire che escluda tutta la parte emozionale, dell’agitazione e tutto ciò che rende davvero l’atto quello che è. Dà un po’ un’idea semplicistica. Oltre ad un po’ di ansietta per la durata media di un rapporto. Non ho mai vissuto particolari preoccupazioni per le dimensioni, ma per quanto riguarda la durata del rapporto sicuramente sì. È facile dimenticare che più della mera durata in minuti conta la soddisfazione nella coppia. Non necessariamente tanto = bello, ed il porno senza dubbio trasmette un’idea distorta di quello che ci si può aspettare dalla durata di un rapporto.

Sicuramente sì il porno ha influenzato la mia visione del sesso, almeno nei primissimi approcci. Ad esempio, non sapevo dell’esistenza del piacere femminile, vedevo il sesso come fallocentrico. Come nei porno. Inizialmente imitavo i porno. Poi ho capito (dopo anni) che il sesso per me era altro, e ho iniziato ad avere una vita sessuale soddisfacente.

Per un periodo volevo convincermi che mi piacesse essere sottomessa, solo perché lo vedevo nei porno. In realtà, non mi piace per nulla. Però mi ci ero impuntata, perché pensavo dovesse piacermi per forza perché piaceva a tutte. Dopo i primi rapporti ho iniziato ad avere molti dubbi che i porno hanno continuato ad alimentare. È sempre tutto troppo perfetto, sempre facile arrivare all’orgasmo quando nella realtà non è così.

Il porno mi ha aperto gli orizzonti, fatto scoprire che il sesso non è un tabù come molti pensano. Anzi, a mio parere è alla base della complicità. Attraverso i porno ho scoperto che il lesbo mi eccitava tantissimo, tanto da volerlo provare: sostanzialmente ho scoperto di essere bisessuale. Mi ha aiutato a capire in che misura le mie fantasie sessuali necessitano di essere effettivamente praticate e quali devono restare solamente nella mia immaginazione.

A 17/18 anni ho avuto la mia prima relazione e credo che tutti si sentano un po’ in difetto e abbiano paura di non riuscire a soddisfare il partner. Essendo per me tutto nuovo, avevo paura di non riuscirci, quindi mi sono aiutata con i siti porno. Penso che il porno apra la mente, facendo capire la reale importanza di un rapporto sessuale rispetto all’amore. Ci può essere porno senza amore, ma non amore senza porno.

Vedere porno assieme ha dato una svolta alla nostra vita sessuale, insieme è più eccitante. Per me il porno rappresenta un modello positivo da seguire, qualcosa da cui prendere ispirazione.

Grazie al porno ho scoperto il piacere della masturbazione esterna.

Il porno ha influenzato la mia vita sessuale in maniera positiva, ora per me il sesso non rappresenta più un tabù.

Il porno mi ha insegnato a provare piacere guardando godere il mio partner. In questo modo sono diventata generosissima. Ci ha permesso di mettere in pratica rapporti di gran lunga più eccitanti e non ordinari. Ho in generale un brutto rapporto con la sessualità ma non penso sia riconducibile al porno.
Tuttavia, mi è capitato di vedere dei video su come fare la spagnola in modo da sorprendere il mio ragazzo e realizzare questa sua fantasia.
Rispetto a molte pornoattrici il fisico di una donna “normale” è molto diverso, un po’ come con le modelle. Molte volte nel vedere un porno capita di pensare cose come “ma io non sono così magra e snella, non sono così agile”. Questo ragionamento si collega al pensiero, alla convinzione di non essere abbastanza, di non essere appetibili o sessualmente attraenti. Bisogna capire che il sesso non è meramente fisico, ci sono molti altri aspetti che lo caratterizzano.

Ho cercato di mettere in pratica ciò che vedevo nei porno e alcune cose sono migliorate. Paragonando i miei primi approcci al sesso con gli ultimi, credo che la pornografia abbia non solo giovato al piacere reciproco ma anche e soprattutto all’autostima personale. I porno che fanno più views sono quelli in cui la donna ha curve, seno e sedere prosperosi, perfetti. Di conseguenza, crea un’immagine distorta di quella che è la realtà nella mente dei ragazzi, facendo si che le ragazze, soprattutto nell’adolescenza, abbiano problemi di autostima. Questa cosa è capitata anche a me.

Inizialmente il porno mi ha traumatizzato, mettendomi in testa l’immagine dell’uomo dominante nelle dinamiche del rapporto sessuale. Non credo di essere mai riuscita a levarmi dalla testa l’immagine della donna sottomessa.

Il mio primo approccio con la pornografia è stato a 15 anni, all’inizio ero ne ero “spaventata”. Rifiutavo la masturbazione ed il porno di conseguenza. Solo dopo alcuni anni sono stata in grado di lasciarmi andare. Col porno nascono idee e perversioni e più si va avanti, più ti viene voglia di sperimentare.

Il porno è una realtà fittizia, siamo tutti consapevoli che ciò che vediamo nei video non potrà mai riprodursi nei nostri rapporti personali. In ogni caso, ritengo che abbia stimolato alcuni lati nascosti della mia personalità e che abbia fatto crescere in me alcune fantasie. Spesso i ragazzi pensano che avere rapporti con le proprie partner sia come avere il genere di rapporti che vedono nei video porno, sembra che non siamo capaci di distinguere tra reale e virtuale. Molte volte questo crea grandi problemi: le ragazze non si sentono mai all’altezza mentre i ragazzi che sono sempre insoddisfatti perchè le prestazioni reali non sono all’altezza di quelle dei video.

Il porno aiuta a sperimentare e a spingersi verso pratiche che magari non si sarebbero provate se solo non le avessi viste fare ad altri. Ha spinto entrambi a provare insieme le cose viste nei video, migliorando molto il rapporto con il sesso di entrambi, sia singolarmente che come coppia. Tante volte avrei voluto fare determinate cose con la spontaneità, la bravura e la disinvoltura degli attori pornografici pensando fosse facile, quando invece non lo è. Per anni ho pensato che solo gli uomini potessero/dovessero avere un orgasmo. Nei primi rapporti seguivo quello che i miei primi fidanzati mi suggerivano, probabilmente in
base alle loro esperienze con il porno e con le ragazze precedenti, poi ho preso dimestichezza, ho cominciato e non ho mai smesso di seguire quello che il mio corpo mi suggeriva e mi suggerisce, ovviamente nel rispetto di ciò che piace al mio partner. Posso dire che il porno ha influenzato trasversalmente la mia vita sessuale.

Il porno ha sempre rappresentato qualcosa da imitare. Sicuramente mi ha anche inculcato nuove perversioni, nuovi desideri. Ho visionato materiale pornografico per capire come muovermi al meglio in una condizione intima, ho cercato di imitare, talvolta mi è servito da spunto per fare qualcosa di diverso durante il rapporto. Credo abbia aiutato ad abbattere delle barriere, ad essere più in confidenza l’uno con l’altra.

Il porno ha assolutamente cambiato la mia visione del sesso, ma non saprei bene in che modo. Non posso fare confronti col prima avendo visto molti porno prima di aver perso la verginità. Non ho messo in pratica determinati comportamenti fisicamente, ma è come se mentalmente fossi bloccata, come se non stessi facendo l’amore per me ma come se dovessi sembrare soddisfatta per soddisfare a mia volta il partner.

Il porno non ha cambiato molto la mia personale visione del sesso, ma sicuramente ha influenzato la società, anche in modo negativo, poichè da aspettative irraggiungibili. Tuttavia, ho preso spunto per le mie prime esperienze. La prima volta che ebbi un approccio col porno mi limitai a guardare il sito: sentivo una
sensazione strana dentro di me, come se stessi facendo qualcosa che non dovevo fare, qualcosa di proibito. Credo che nel corso della loro prima relazione tutti si sentano un po’ in difetto o che comunque abbiano paura di non soddisfare il partner, per questo mi sono aiutata con la pornografia. Immagino che anche i ragazzi di oggi facciano come me, non credo che molti ne parlino con i propri genitori, quando non ci sarebbe assolutamente nulla di cui vergognarsi.

Il porno ha indirizzato la mia visione dell’atto verso un esclusivo provare piacere. Sicuramente mi ha ispirata a livello “teatrale” o di conoscenza di certe pratiche. Non mi sento influenzata nella ricerca esasperata di perfezione, ma sicuramente è una fonte di spunti e “studi” che ognuno poi reinterpreta a modo proprio. Inoltre mi ha permesso di conoscere e dare un nome a certi piaceri e perversioni. Fortunatamente l’atto reale non è apatico come la maggior parte dei
video: si scopre che si può ridere, scherzare ed avere un’affinitá tale che non fa sentire a disagio quando capitano certi inconvenienti, cosa che nei porno non esiste.

Essermi approcciata prima al porno e dopo alla sessualità intesa come bisogno naturale ha reso più complicata e meno spontanea la mia esperienza con la sessualità, in particolare nei primi periodi. L’attenzione era più puntata su un’idea di un rapporto come quello riprodotto nei video e sul piacere del partner (uomo) e molto meno sul mio piacere. Durante i rapporti sessuali, il pensiero è spesso sempre stato focalizzato su un’immagine di me vista dall’esterno,
dall’altro, così come quella dei video, e meno sulle sensazioni personali. L’immaginario classico di un rapporto dove l’uomo è predominante sulla donna e la donna è oggetto del piacere, mettendo in secondo piano il piacere di quest’ultima. Spingendomi anche a fingere godimento per paura di deludere l’altro.

Credo che la pornografia influenzi tutti, in misure e modi diversi. Personalmente mi ha aiutata ad assumere maggiore consapevolezza della mia sessualità, ad essere più disinibita durante i rapporti. Ho iniziato ad essere sempre meno imbarazzata di certe mie richieste o dei miei atteggiamenti durante i rapporti. Con la scoperta graduale della mia sessualità ho iniziato a giocare con i ruoli durante i rapporti. Non mi piace assumerne sempre e solo uno, è bello
interscambiarsi. Il porno mi ha sicuramente spronata ad andare oltre.

Penso che la pornografia abbia influenzato il mio comportamento nei rapporti sessuali almeno nei primissimi approcci. Ad esempio, non sapevo dell’esistenza del piacere femminile, vedevo il sesso come fallocentrico. Come nei porno. Inizialmente imitavo i porno, sì. Poi ho capito (dopo anni) che il sesso per me era altro, e ho iniziato ad avere una vita sessuale soddisfacente. Per un periodo volevo convincermi che mi piacesse essere sottomessa, solo perché lo vedevo nei porno. In realtà, non mi piace per nulla. Però mi ci ero impuntata, perché pensavo dovesse piacermi per forza perché piaceva a tutte.

Credo che la pornografia mi abbia aperto molto il modo di vedere il sesso, scoprire che ci sono tante cose che sono piacevoli, che non avrei scoperto in modo immediato. Ho scoperto i giochi di ruolo, per esempio, che trovo molto eccitanti.

Sono omosessuale, nei rapporti sessuali ho provato posizioni diverse, giochi di ruolo tipo massaggiatore e cliente ispirati dal vedere video porno. Ma non è cambiato nulla di significativo in me, se non la consapevolezza dei miei gusti sessuali.

Penso che a causa della pornografia la mia visione del sesso sia diventata maschilista. La visione di materiale pornografico è stata un’esperienza liberatoria, si allargano conoscenze in materia di sesso e rapporto migliore con il proprio corpo e sessualità.

Ritengo che il porno renda la visione del sesso univoca, standard e meccanica. Dopo aver messo in pratica le cose viste nel porno sono cambiati i rapporti rendendo più coinvolgenti quelli successivi, da entrambe le parti, cercando anche di scoprire cosa sarebbe potuto piacere delle cose viste (senza sfociare nell’estremo), trovando anche una certa complicità con la mia partner.

La scoperta del porno l’ho vissuta come uno scrigno di cose straordinarie ed estranee fino ad allora, con relativa scoperta di sensazioni totalmente nuove.
Ho avuto il primo approccio con il porno intorno ai 10 anni. È stato terrorizzante e non ho dormito la notte. Sicuramente il porno ha fatto sì che avessi aspettative alte e diverse da quella che è la realtà.

Ho visionato il porno per la prima volta quando avevo circa 13 anni, guardavo per imparare. Mi sono sentita in difetto non avere un bel corpo, non sentirsi sicuri nel proprio corpo fa si che si creino meccanismi di confronto con le attrici/attori. Visionare materiale pornografico insieme al partner ha fatto si che il rapporto ne giovasse, è un modo per conoscere ancora meglio il partner, per capire quello che più lo far star bene e per fargli capire quello che più fa star bene me. In questo modo si può rendere ancora più intenso e intimo e “nostro” il rapporto.

I porno in cui ci sono delle attrici mostrano sempre dei corpi da copertina, quasi come se fossero delle modelle. Ti viene sempre da domandarti: “Ma se io mi mettessi in quella posizione, il mio partner come vedrebbe il mio corpo? Da quale prospettiva? Gli/le piacerà?”

Inizialmente la vedevo la pornografia come una cosa proibita e cercavo di usarla il meno possibile, limitandomi anche al solo utilizzo di foto. Dopo qualche tempo mi sono liberato di ogni inibitore morale e ho iniziato a usare materiale pornografico in ogni forma attenendomi ai miei gusti personali senza paura di essere giudicato. L’assunzione di un ruolo durante un rapporto è, come nel porno, un atto recitativo atto ad aumentare il piacere. Il porno sguazza in questa logica dei ruoli e li estremizza in funzione dell’intrattenimento.

Quando ero più giovane, quindi durante le mie prime volte, mi sentivo in dovere di essere molto “loud”, di fare gemiti ad alto volume, cosa che invece non mi appartiene. Mi sentivo in dovere di farlo perché guardando porno e sapendo che il mio ragazzo li guardava, sembrava la cosa normale e giusta da fare. Mettendo inizialmente in pratica quello che vedevo nei porno mi sentivo più “preparata”. Mi ha portato ad immaginare il sesso come un qualcosa dove l’eccesso è necessario e che senza si cade nel banale, dove si provano sensazioni sempre piacevoli e solo positive. Il mondo del porno mi ha influenzata in positivo poiché tutto quello che so l’ho imparato dai porno.

La prima volta che ho visto un porno è stato a 12 anni dal telefonino di un compagno di scuola durante la pausa mensa, si contavano i pixel ma è stato qualcosa di intrigante e piacevole.

Ho avuto il primo approccio con il porno casualmente, trovando aperto un video sul pc di mio fratello. Ero molto giovane, forse alle medie, giù di lì, quindi circa 12-13 anni. Ricordo che rimasi abbastanza sconvolta quando vidi quel video. Era un video amatoriale, quindi non è che si vedesse gran che, però sai quando sei piccola e si parla di sesso è anche difficile immaginarselo. Ti capita di vedere alcune scene in alcuni film ma vedere un porno è un’altra cosa. Rimasi piuttosto sconvolta ma poi cominciai a sentire una certa sensazione strana… Da lì in poi mi è capitato altre volte di andare a cercare quei video per ritrovare quella sensazione strana che avevo provato la prima volta, poi non era altro che piacere, anche se all’epoca non avevo la minima idea di cosa potesse significare.
Credo che il porno sia un ottimo strumento per spaziare tra tutte le cose diverse che il sesso può offrire e capire quale tra queste fa per te. Grazie al porno e ai diversi effetti che cose diverse mi portavano, ho scoperto di prediligere alcune piuttosto che altre. Penso che ognuno di noi viva il sesso a modo suo, io mi trovo spesso a parlarne con amiche, e vengono sempre fuori cose diverse, “fetish” diversi. Alcune delle cose che preferisco fare io le ho scoperte grazie al porno.

Mi ha aperto la mente e fatto scoprire cose che non avevo il coraggio di chiedere a nessuno e che nessuno mi avrebbe mai raccontato. Mi ha decisamente condizionata con l’idea assoluta di uomo dominatore, ma fortunatamente avendo un buon rapporto non vivo male la cosa, anzi, lo trovo eccitante.
È successo perlopiù nelle prime esperienze. Penso sia normale cercare di imitare il porno, soprattutto da adolescenti; il porno è forse uno dei pochi se non l’unico, punti di riferimento quando ci si approccia al sesso, e perciò è naturale tentare di imitarlo.

Ho vissuto il mio primo approccio al porno come una specie di segreto. Ricordo ancora che si trattava un film eterosessuale in costume. Sin da subito ho cercato di vedere un film erotico dal punto di vista della produzione, delle luci, delle inquadrature. Non mi sono tanto ispirato per quanto riguarda le posizioni, bensì nel modo di innescare la scintilla sensuale che portasse al rapporto. Infatti non amo i film pornografici senza storia.

Ho avuto il mio primo approccio con il porno verso gli 11 anni. Principalmente lo vedevo come una cosa trasgressiva da ragazzetti fighi con i compagni, poi invece l’ho preso come una specie di fonte per capire e conoscere a meglio la mia sessualità. Il porno ha certamente influenzato la mia visione del sesso, parlo in termini di approccio/posizioni/durata. Mi costa ammetterlo, ma anche nel modo in cui il sesso va fatto dal punto di vista sentimentale, quindi un po’ più distaccato e più carnale. Non posso dire di aver messo totalmente in pratica il materiale visto nei porno, ma sicuramente ci avrò almeno provato. Personalmente i miei rapporti non sono cambiati con l’aiuto del porno, ma piuttosto con l’esperienza e la sicurezza che acquistavo in me stesso.
Il bisogno di imitare il porno nasce poiché non esiste nessun esempio da nessun’altra parte. Mancando ancora di educazione sessuale sia in famiglia sia nelle scuole, l’unico modo per vedere e imparare è appunto il video pornografico.

Non mi piacevano i video che mi capitava di guardare (che erano i primi che trovavo nella home, rapporto etero e penetrativo con dominazione maschile di default), mi infastidiva la voce femminile sempre esagerata ed assordante (poi più in là capii che il fastidio era causato dal fatto che percepivo quei gemiti come finti). Non sono mai riuscita ad usufruire del porno come supporto alla masturbazione finchè non ho trovato una tipologia di video che preferivo di gran
lunga dove per altro il maschio è da solo. La vivo male tutt’ora perchè a volte mi sento sporca ad usufruirne. Riconosco che questo sentimento proviene in parte da una morale cattolica, ma un’altra componente che mi fa sentire così è leggere le parole degradanti, sessiste e razziste dei titoli dei video, vedere una tipologia di corpi femminili irrealistici, sempre giovani (accoppiate con l’uomo più anziano), con vite da vespa e seni giganti, sempre godenti attraverso movimenti dell’uomo meccanici e violenti (tipo sfregamento ipercinetico sulla vagina).

Il porno non ha condizionato la mia vita sessuale direttamente, però la mia visione della sessualità è stata tanto influenzata dal modo in cui conoscenti e compagni maschi, soprattutto del periodo delle scuole medie, parlavano delle ragazze e del sesso, dicendo cose sicuramente derivate dal porno. Quindi indirettamente sì, il porno ha influenzato la mia visione del sesso. Ho imparato che esistono dei ruoli e quello del maschio era quello di guardare e di agire, quello della femmina di mostrarsi e compiacere il maschio.

Ho avuto due relazioni, una di due mesi dove la masturbazione reciproca era all’ordine del giorno, e una di due anni e mezzo dove facevamo anche sesso, ma il mio primo orgasmo con un uomo l’ho avuto al termine della seconda relazione. Quanto a masturbazione la prima volta che sono riuscita a venire è stata cronologicamente quando ero già all’interno della seconda relazione. Ma prima di allora non provavo assolutamente piacere con la stimolazione, nè mia nè
di altri. Pensavo di essere rotta a non provare piacere, mi vergognavo quando lui voleva farmi un cunnilingus, mi vergognavo a gemere e pensavo di non meritarmelo.

Credo che tutte le ragazzine (come i ragazzini) imparino dai porno. Solo che mentre i maschi dal porno imparano i diversi modi in cui possono godere, incoraggiati da una varietà immensa di pratiche finalizzate al loro piacere, le femmine imparano come soddisfare gli uomini. La prima volta che ho cercato un porno era perchè volevo imparare a fare un pompino al mio ragazzo.

Credo che nella maggior parte delle volte siano gli uomini ad insistere a voler emulare i porno. Io e il mio partner abbiamo provato ad emulare i porno e il risultato ci ha solo fatto ridere perché le posizioni erano assurde e noi non eravamo abbastanza snodati. Il che ci ha più divertito che altro.

Penso che il porno possa incidere per quanto riguarda l’uso di contraccettivi, ma credo che il reale problema sia l’assenza di una forte educazione sessuale nel paese.

Il porno mi ha sicuramente resa più libera e aperta. Non mi vergognavo a godere, mi ha fatto capire che dovevo scoprire il mio corpo e i miei piaceri.
Ho guardato delle videocassette porno di proprietà di mio padre e lui mi ha sgamata subito e l’ha etichettata come una cosa sbagliata.

Il porno mi ha fatta sentire in difetto fisicamente. Non ho un fisico canonico e per anni ho pensato che il sesso fosse solo per un certo tipo di persone.
Mi è capitato di imitare delle posizioni viste nei porno in modo meccanico e impacciato per poi scoprire che non mi piaceva. C’è voluto del tempo per capire cosa mi piace, lo sto ancora scoprendo.

Ho vissuto il mio primo approccio alla pornografia da classico ragazzo adolescente con ormoni a 1000, quindi in maniera piuttosto tranquilla, forse un po’ precoce. Ho scoperto all’improvviso un nuovo mondo. Diciamo che riuscivo a mantenere il porno e il sesso normale separati ma al contempo la pornografia mi ha spiegato cose che i miei genitori non hanno trattato, perciò come avviene di base un rapporto sessuale. È capitato che traessi una lieve ispirazione dai porno, non in tutto, magari qualche posizione, o nei particolari come lo sguardo con il partner. Ovviamente ispirazione limitata proprio perché una persona si fa trasportare dal momento, dall’emozione e ognuno ha dei gusti o comunque cose che apprezza di più o apprezza meno, nella maggior parte dei casi facevo ciò che mi veniva nella maniera più naturale senza pensarci.

Per quanto riguarda il mondo gay, grazie al porno ho scoperto che c’era qualcuno che dava e qualcuno che prendeva, e qualcuno che poteva ricoprire entrambi i ruoli.

Non ho vissuto benissimo il mio primo approccio con la pornografia perché mi è servito più che altro per capire la mia omosessualità ed all’inizio è stata abbastanza dura. Il problema principale del porno è sull’aspetto fisico, e penso che venga anche dal fatto che nei porno gli attori sono sempre filmati dall’angolo giusto che li fa apparire meglio. Ma questo è vero anche dai social, pensandoci oggettivamente sono sicuro che gli altri sono ugualmente
“invidiosi” del mio fisico per le foto che posto anche se io non ne sono soddisfatto al 100%. Perciò sì, mi sento lowkey un po’ in difetto, ma se ci penso oggettivamente passa tutto.

Alle volta cercavo, in preadolescenza, nel porno una sorta di educazione sessuale spicciola oltre che di sollievo ormonale. Era abitudine masturbarmi con alcuni amici, e l’esperienza collettiva era molto gioiosa. Ma una volta che cominciai a sperimentare, capii subito che nella realtà molte cose son diverse.

Credo che il porno mi abbia aperto molto il modo di vedere il sesso, scoprire che ci sono tante cose che sono piacevoli, che non avrei scoperto in modo immediato. Ho scoperto i giochi di ruolo, per esempio, che trovo molto eccitanti.

Il mio primo approccio alla pornografica è stato strano: non mi piaceva come venivano viste le donne ma allo stesso tempo alcune cose mi eccitavano da morire. Lo guardavo per capire come dovevo comportarmi nel rapporto, perché mi avevano convinta che è quello che vogliono i ragazzi da un rapporto sessuale.

Quando mi approcciavo alle prime esperienze mettevo in discussione la mia performance perché la confrontavo con quelle delle pornostar. Fingevo cento orgasmi e imitavo anche le varie espressioni.

Ho desiderato un lato b come quello di qualche attore porno, ma con il tempo ho capito di non essere un pornoattore. Che non ho tempo di stare in palestra h24, seguire diete ferree, ecc….alla fine ho un bel culo.

Penso che guardare un porno con il proprio partner sia la condivisione di un momento ludico di esplorazione, che ha portato in maniera assertiva a proseguire crescita e condivisione, anche di valori etici nel porno che scegliamo di fruire.

Il porno mi ha dato una visione del sesso distorta o meglio artificiosa, priva di sentimento/imbarazzo/paura. I video che ho visto negli anni mi hanno portato a considerare il sesso come qualcosa di meccanico dove conta solo il tuo piacere. Ho cercato di imitare ciò che vedevo nei porno ma tutte le volte che l’ho fatto non ho avuto dei buoni risultati, credo sia dovuto soprattutto al cercare di replicare una pratica senza capire come farla o cosa provare.

Non credo che il mancato utilizzo di metodi anticoncezionali e/o di barriera sia dovuto solo al porno, in questo periodo le MST sono viste come patologie non più pericolose e diffuse. Nei primi rapporti orali ho cercato di imitare ciò che vedevo nei porno, per cercare di sembrare bravo e capace. Ero concentrato sul fare determinati movimento seguendo il copione dei porno, senza pensare al mio piacere e al piacere del mio partner.

Il 95% degli attori ha corpi che possono essere definiti perfetti e questo mi ha portato a mettere in dubbio il mio, mi sono sentito inferiore meno seducente, meno adatto a provare e dare piacere. Mi sono chiesto se la dimensione del mio pene era sufficiente per far godere, quanti minuti deve durare un rapporto per essere definito soddisfacente.

Guardare video e video dove ci sono dei ruoli legati al genere ti porta a pensare che bisogna fare questo o quest’altro. Anche nel porno gay ci sono tantissimi stereotipi che mi hanno influenzato e che mi influenzano tutt’ora, cerco di superare questi ruoli e di godermi il sesso in modo più libero.

Ho avuto il mio primo approccio con il porno a 13 anni, è stato qualcosa di strano e meraviglioso allo stesso tempo. La maggior parte delle cose che ho visto fare in un porno a volte vorrei ricrearle, altre volte le faccio.

RISPOSTE SPAGNOLO

Hasta hace poco consideré que debía ser tan perfecto y coordinado como lo muestra la industria.

No creo que haya influenciado tanto. Tal vez en valorar más las emociones durante el sexo.

En el mayor de los casos se muestra a una mujer pasiva, y un hombre con conductas agresivas, o viceversa, haciendo entender así que alguna de estas dos posiciones se deben adoptar sin haber explorado realmente sus deseos, y simplemente haberse impuesto esas conductas por la industria. Considero que en la mayoría, de las relaciones heterosexuales, quien escoge el modo es el hombre.

Una vez que vas auto-descubriendo y aceptando lo que te hace sentir mejor y rechazando lo que probablemente no te llame la atención; es posible tomar cierta iniciativa en base de tu creatividad (siempre en conjunto de la comunicación que tienes con tu compañero sexual).

Una vez que mantienes comunicación se logran establecer esas bases. Los roles bien marcados que puedes encontrar en video pornografico pasan a ser ficticios.

Sí, debido a que lo más común es la dicotomía Activo/Pasivo, cada uno cumpliendo con las mismas características físicas, en general, creando estereotipos hasta para asumir o representar cierto rol.

Sí. Prolongación del acto sexual aún cuando ambos nos encontramos plenos.

La parte de foreplay y sexo oral, y realmente pude reproducir lo que sentía al presenciar dichas escenas, aunque con mayor calidad sensorial.Por otro lado, cuando pareja sexual lo hizo, se pusieron en evidencia muchas diferencias fisiológicas, más que todo en cuanto a posiciones sexuales, que impidieron imitar lo que ocurre en los vídeos durante esa fase.

Si. A pesar de saber que es fantasía, me dio una idea de cómo son las relaciones sexuales entre hombres, cosa que en el momento era muy poco hablada.
Después de ello, mi pareja tiene la idea de que el sexo, entre más largo, mejor. Se olvidó Lo viví desde la curiosidad y la fascinación. Me sentí entretenido, más no excitado. Al final, me causó confusión.

Sí, en el modo en el que mis estereotipos mentales para “merecer” ser atractivo y tener buen sexo, hasta hace poco, se regían por los de los actores porno más atractivos.