Mostra di Giugno 2018


Mars

Questa mostra presenta gli esiti di una intensa ricerca che gli studenti del corso hanno portato avanti dall’inizio dell’anno. Tema della ricerca è la colonizzazione di Marte, argomento che negli ultimi anni è uscito dalla fantascienza per entrare nella realtà, ed è già oggetto di grandi investimenti da parte delle più importanti agenzie spaziali mondiali e di grandi aziende private.

Gli studenti si sono confrontati con molti dei problemi che questa nuova grande avventura umana potrà comportare: non solo dal punto di vista scientifico, ma anche sotto i tanti suoi altri complessi aspetti che riguardano la sopravvivenza dell’umanità, la fattibilità sociologica, politica, tecnologica e perfino psicologica di questa ormai prossima possibilità. Il lavoro degli studenti si è avvalso della preziosa consulenza dell’Orto Botanico di Bergamo, all’interno di Big Picnic, un importante progetto internazionale sulle questioni della sicurezza alimentare (qui declinate in ambito marziano) e dell’Associazione Mars Planet, sezione italiana della Mars Society, organizzazione internazionale no profit che unisce un grande numero di figure di alto profilo nella ricerca spaziale dedicata a Marte. Al loro entusiasmo nel collaborare con noi va il nostro più sincero ringraziamento.

In collaborazione con:

Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota: https://www.ortobotanicodibergamo.it/

Mars Planet: https://www.marsplanet.org/

Camilla Rossi

Il progetto è stato realizzato per osservare in tempo reale il lento processo che avviene quando i fiori sono sottoposti a bassissime temperature. L’installazione consiste in numerosi esemplari di fiori e piante che sono stati congelati in dei cilindri di ghiccio e che vengono poi lasciati sgelare in mostra, così da poter seguire il cambiamento che essi subiscono.

Carmen Santos


Bokashi

Diversi team di ricercatori, nell’intento di sviluppare ecosistemi chiusi per la produzione in loco delle risorse necessarie alle missioni umane di esplorazione di Marte, sono riusciti a coltivare vegetali su terreni che ricalcano la composizione chimica del suolo marziano, ricco di ossido di ferro e altri metalli pesanti ma povero di elementi nutritivi.

Il compostaggio bokashi, tecnica che permette di trasformare gli scarti casalinghi in concime grazie ai microrganismi che accelerano il processo di decomposizione mediante fermentazione, potrebbe essere un’ottima soluzione per migliorare la qualità del suolo e trasformare il pianeta rosso in un nuovo Eden.

Chiara Romano


Segnali del futuro

In progetto immagina i futuri esseri umani nelle loro nuove vesti di abitanti di Marte. Pensando alla sua terra d’origine, Chiara Romano ha riscontrato delle somiglianze tra Marte e l’ex cava di Bauxite di Otranto, che richiama a livello fisico alcune peculiarità del territorio marziano, e in tale ambiente ha inserito ritratti immaginari di possibili coloni su Marte.

Federica Bernini


Shots from Mars

Questo progetto vuole ricostruire l’immaginario che ci è stato trasmesso attraverso una serie di film, più o meno noti, che riguardano il pianeta rosso. Una serie di screenshot, prelevati direttamente dalle scene più importanti di alcuni film che trattano del tema marziano, girano su uno schermo in modo totalmente casuale. La voce di un lettore automatico accompagna le immagini leggendo, in modo altrettanto casuale, frasi e discorsi degli stessi film.

Francesca Dalla Bona, Alessia Manenti e Davis Mistri


L’essere umano perfetto su Marte

Il lavoro aggiunge una sesta variazione alle 5 già esistenti nate dal lavoro di Lars Von Trier e Jorgen Leth sul documentario “L’essere umano perfetto” girato dallo stesso Jorgen Leth nel 1967. Quest’opera mostra come potrebbe svolgersi la vita di un essere umano che in futuro vivesse su Marte.

 

Video: https://youtu.be/F2jFZr7A_dk

Giacomo Bissi e Gaia Scanzi


Only four degrees

Se Marte è il pianeta più consono ad accogliere l’umanità, come renderlo vivibile? Tra le opzioni previste dagli scienziati c’è la terraformazione, che prevede di rendere il pianeta il più possibile simile alla terra. Le immagini raccontano i vari passaggi a cui Marte dovrebbe essere sottoposto per raggiungere condizioni sostenibili all’uomo. 

Gabriele Bonfatti


OSTÄNI-OSGÄRE

Un talk show terrestre del 3033. Un conduttore fluttuante intervista l’artista pop del momento, che dichiara che non ci si occuperà più di tour mondiali ma di tour universali. Verranno lanciati nuovi album con nuove frequenze, e il linguaggio marziano sarà sempre più diffuso nella nostra galassia.

Giada Tanja Arioldi


Piante abissali

Il territorio marziano è dotato di profonde cavità create da vulcani ormai non più esistenti, ma che sono molto simili ad altrettanti tunnel terrestri sul cui terreno sono stati fatti crescere, con successo, dei vegetali commestibili. Quale tipo di organismi viventi, però, potrebbero svilupparsi in un luogo così lontano dalla superficie? Giada Arioldi indaga questa possibilità realizzando delle “piante abissali” che, come i pesci delle profondità terrestri, hanno sviluppato delle caratteristiche fisiche tali da permettere loro di sopravvivere in condizioni proibitive. Peculiarità corporee spesso inquietanti che rispecchiano anche la dimensione scientifica e laboratoriale nella quale tali esemplari sono costretti a crescere.

Ginevra Demartis e Adelina Maria Merigo


The secret of Dr. O’Connell

Dopo il successo dell’allunaggio avvenuto nel 1969, un gruppo di scienziati guidati dal dottor Edgar O’Connell intraprende nuovi studi necessari alla realizzazione di un nuovo e ambizioso progetto: la sopravvivenza su Marte. Attraverso il ritrovamento di lettere scambiate all’epoca tra gli scienziati e la ripresa del loro principale esperimento, focalizzato sull’intelligenza e la comunicazione tra piante destinate al pianeta rosso, si delineano le vicende di una storia finora rimasta sconosciuta.

Giulia Dal Monte


Esperimento dna 28.10

Un altro pianeta, un altro dna. Pensavamo che il folle esperimento di miscelare il dna umano con quello tardigrado fosse solo una leggenda. Eppure questo recente ritrovamento dimostra tutt’altro. Andare su Marte è ora possibile! Ma solo se tra qualche anno inizieremo a unirci a queste creature, che silenziose ci circondano tra muschi e pozzanghere.

Giulia Guidi


See you space cowboy

Mi mancherai, terrò tutto in cantina, nello studio che hai lasciato. Questa è la storia di un ragazzo che progettò e che raggiunse Marte con il suo razzo. 1° maggio 2018 – ore 5.10 Preparazione alla partenza dalla piazzola in cemento sulle rive del lago, è già tardi. Ha con sé cibo, acqua, ossigeno, una cyclette, una radio, delle piante e almeno 5 cambi di abiti. – 05.15 controllo che tutti i meccanismi risultino funzionanti – risultato: ventola saldata, eccellente. – 05.30 trasporto del veicolo sopra la superficie del lago per imbarcare l’acqua necessaria alle piante. – 05.50 ultime fotografie. – 06.00 partenza. Arrivo stimato: maggio 2021 – Permanenza: da definire. Queste fotografie sono ispirate all’estetica e al pensare totalmente e umanamente irrazionale di comunità presenti in siti web imageboard ai limiti del deep web.

Giulia Maffioletti

Nel 1972 David Bowie creò il suo alter ego: Ziggy Stardust, un messaggero che parlava di pace e amore per gli uomini, a cui restavano solo cinque anni di vita sulla Terra a causa dell’esaurimento delle risorse naturali. Si presentava come una rockstar aliena che con la sua band The Spiders from Mars annunciava la venuta di Starman, un astronauta apparso a lui in sogno che avrebbe salvato il pianeta. Il successo lo portò però alla rovina, iniziando a credersi un profeta venne fatto a pezzi dagli Infiniti discesi sulla Terra. Un altarino è dedicato a Ziggy Stardust, in suo ricordo e come buon auspicio per una nuova vita marziana.

Gloria Verni


Martian Chef

Da tempo si parla degli insetti come cibo del futuro e in alcune parti del mondo essi sono già presenti nella dieta abituale. Se in futuro vivremo su Marte il cibo ideale potrebbe essere proprio basato sugli insetti in quanto, essendo ricchi di proteine, sono un perfetto sostituto della carne e del pesce, che su Marte sarebbe molto difficile allevare. Partendo da questa considerazioni, Gloria Verni ha realizzato tre pagnotte, ipoteticamente formate da farina d’insetto, di diverse tinte: rossa per le formiche, gialla per le larve e blu/nera per gli scorpioni. Successivamente ha creato dei collage con immagini di insetti e di cibo su tre sfondi colorati legati al colore del pane.

Izabella Sales


In memory of Mars

Cosa succederebbe se un giorno tutta la popolazione terrestre fosse costretta a trasferirsi su Marte? Che ne sarebbe dei ricordi della vegetazione e del verde che contraddistingue il nostro pianeta? Verrebbero forse dimenticati? Per evitare che tutto ciò accada, vi presentiamo “In memory of Mars”, un divertente gioco in scatola che raccoglie alcune delle più belle fotografie della natura terrestre, realizzate da importanti autori della storia della fotografia. Buon divertimento!

Marie Cray


Plant Revolution

Il lavoro parte dalla possibilità che una forma di vita intelligente molto diversa dalla nostra possa essere presente sul Marte. Le piante portate dagli astronauti in esplorazione sono allo stesso tempo testimonianza e promozione della vita stessa. Marie Cray si interroga sul significato dell’intelligenza delle piante (tema ancora poco conosciuto ma che ha grandi potenzialità di aprire nuovi scenari) con immagini di radici, erbacce, terra e fogliame da lei create rese in dittico con frasi spezzate prese in prestito da “Plant Revolution” di Stefano Mancuso, un testo scientifico che si occupa proprio di questi aspetti. 

Mario Carminati


Nuovo Mondo

Il lavoro parte dalla possibilità che una forma di vita intelligente molto diversa dalla nostra possa essere presente sul Marte. Le piante portate dagli astronauti in esplorazione sono allo stesso tempo testimonianza e promozione della vita stessa. Marie Cray si interroga sul significato dell’intelligenza delle piante (tema ancora poco conosciuto ma che ha grandi potenzialità di aprire nuovi scenari) con immagini di radici, erbacce, terra e fogliame da lei create rese in dittico con frasi spezzate prese in prestito da “Plant Revolution” di Stefano Mancuso, un testo scientifico che si occupa proprio di questi aspetti. 

Martina Baretti e Marco Anese


Life on Mars

Life on Mars è un videogioco RPG per Windows con annessi elementi tipici dei giochi di simulazione. È stato sviluppato nel 2018 con linguaggio di programmazione C, librerie Allegro, 380 tiles e 7 colonne sonore. Il gioco nasce con lo scopo di emulare un’ eventuale spedizione su Marte e con essa tutte le difficoltà e le scoperte che attendono gli astronauti che lasciano la Terra per realizzare i sogni dell’umanità. Si è però data anche molta importanza al voler rendere divertente e unica l’esperienza di ogni giocatore, con un tuffo nostalgico nei vecchi giochi di ruolo che conosciamo per Nintendo DS e Game Boy Advance, dove tutto era composto da pixel e sprites minuscoli, ma anche con la proposta di rivolgere un nuovo e fiducioso sguardo agli obiettivi futuri dell’umanità. Al giocatore, il quale veste i panni di un astronauta che lascia la Terra per iniziare una colonizzazione su Marte nell’anno 2042, vengono proposte una serie di missioni per permettergli di esplorare un fittizio ma territorio possibile marziano, mettersi alla prova coltivando cibo di origine vegetale per la nuova colonia e infine provare un brivido di sorpresa nella ricerca di forme di vita marziane. ATTENZIONE: La versione scaricabile dell’applicazione di gioco è attualmente sprovvista di firma digitale. Ciò comporta che alcuni antivirus potrebbero considerare il file exe dannoso. Per giocare, aggiungere il gioco alla lista delle eccezioni dell’antivirus. Il gioco è disponibile per Windows e Linux ed è possibile scaricarlo al seguente link: https://dynomitegames.itch.io/life-on-mars Video demo: https://www.youtube.com/watch?v=DywKrJU8Iws

Matteo Patelli


What About Plants On Mars?

Il lavoro si articola a partire da fotografie recuperate dalla rete. Sono immagini ambigue del suolo marziano perché è possibile riscontrare delle somiglianze col mondo naturale e che hanno portato, sul web, alla comparsa di fake news che teorizzavano la presenza di vita su Marte. L’autore ha postato queste immagini su piattaforme social che permettessero di generare commenti, così da studiare l’interazione degli utenti con queste immagini. Ne è risultato che da un lato molti utenti hanno smentito la presunta veridicità di queste  immagini, dall’altro hanno commentato con contenuti fuorvianti che quindi hanno allargato la discussione. A livello installativo l’opera si compone della stampa di vari screenshots che sono stati disposti in maniera random per restituire, a livello visivo, l’esperienza della  navigazione nel web.

Meteora Mirarchi


Tempesta

Le tempeste di polvere su Marte, riprese dalla sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa sono fenomeni naturali piuttosto frequenti sul pianeta che lo rendono ancora più pericoloso durante la
possibile permanenza umana su di esso. Sono state rilevate in maniera particolarmente massiccia nel 2017, periodo nel quale la sonda è stata disattivata per evitarle danni. Il progetto fotografico consiste
nel ricreare la tempesta di polvere marziana sulla Terra, grazie all’ausilio di fumogeni colorati.

Riccardo Giannella e Mario Alejandro Vargas


Allegato Focus Magazine – Una nuova casa su Marte

Il progetto vuole riflettere sulle dinamiche della disinformazione così diffuse ai giorni nostri. Utilizzando le modalità di presentazione di un importante mensile cartaceo di divulgazione scientifica, Focus, i due
autori mettono in scena un falso approdo dell’uomo su Marte e la presenza di una città marziana, collegando ingannevolmente materiale di archivio e manipolazioni fotografiche.

Serena Laera e Luca Zucchetti


Mars_Fiber

Il progetto Mars_Fiber riflette sulla creazione di tipologie di indumenti adattabili a ambienti artificiali, marziani e spaziali. L’idea progettuale consiste in un design basato su caratteristiche tecniche e riferimenti visivi della cultura pop legata ai temi dello spazio e si avvale, per la realizzazione, di materiali derivanti dal riutilizzo di scarti organici di agrumi. Si ringrazia per la gentile collaborazione la ditta Setex.

Sofia Birolini


Gods of Mars

Appassionata di cultura classica e di cultura manga giapponese, Sofia Birolini si è chiesta come potrebbero essere le divinità del suolo marziano. Ha così creato delle divinità ex novo – Marineris, divinità
dell’acqua; Ruax, signore del vulcano Olimpo e Silex, che può controllare gli elementi che costituiscono il suolo del pianeta – partendo da informazioni scientifiche su Marte. A governare ci sono il dio della guerra Ares e la sua amante, la bella Afrodite, fuggiti dal pianeta Terra.

Veronica Guastamacchia


Hydrangea

Il progetto nasce da una riflessione sull’incontro tra etica ed estetica in ambito naturale. L’elemento del ferro conferisce il caratteristico colore al Pianeta Rosso mentre, se aggiunto dall’uomo, fa diventare
le ortensie di colore blu. Il mandala di fiori, emblema di delicatezza e caducità, rappresenta quello che potrebbe essere il destino di Marte: sostituire il Pianeta Blu.

Nizar Zine


Breve storia su Marte

Si tratta di un fumetto muto che narra una vicenda avvenuta su Marte. Le tavole sono presentate su dei pannelli che non sono nella sequenza narrativa corretta: sarà compito dell’osservatore provare,  ordinandole, a dar loro un senso.

Zoe Rigante

Utilizzando come campione alcune fotografie del paesaggio marziano, Zoe Rigante ha realizzato quattro tracce musicali formate dalle linee dei profili di montagne e colline presenti sul pianeta. L’intento è da un lato quello di dare forma sonora a un elemento di per sé muto, quale può essere un paesaggio desertico, dall’altro quello di fornire una colonna sonora a una futura permanenza della specie umana
su Marte.